Più di settanta proposte progettuali raccolte in sette settimane dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti. Sono i risultati dell’iniziativa "Terra & Tech | Innovazione per la filiera del vino", la call for startup lanciata da Filiera Futura e I3P a dicembre 2024 per cercare soluzioni e tecnologie innovative da sperimentare sul campo per contribuire concretamente all’evoluzione del settore vitivinicolo italiano.
La call, che si è chiusa a fine gennaio 2025, rientra nell’ambito del progetto pluriennale Terra & Tech, il programma di open innovation che ha già coinvolto oltre 140 produttori, professionisti e ricercatori del comparto vitivinicolo italiano grazie alla fondamentale adesione e al sostegno di sei Fondazioni di Origine Bancaria associate a Filiera Futura e attive sui territori di nord, centro e sud Italia: Fondazione CRC, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Carifac, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione CON IL SUD.
La tecnologia per la filiera del vino
L’iniziativa ha raccolto le risposte tecnologiche di startup e PMI alle sfide di innovazione, elaborate dagli organizzatori per indirizzare le esigenze e le criticità rilevate durante i tavoli di confronto con i produttori del vino.
La maggior parte dei proponenti ha candidato una soluzione progettuale per le sfide in vigna (56%), come ad esempio l’automatizzazione dei processi di irrigazione, il monitoraggio climatico e l’analisi previsionale sulla base dei dati digitali; sono seguite le proposte relative alle sfide nel marketing (30%), come l’introduzione di nuove piattaforme e strumenti per valorizzare i brand e ottimizzare la gestione delle vendite, e quelle rivolte alle challenge in cantina (14%), tra cui la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento dell’isolamento termico.
Circa un terzo delle application ricevute dal team di Terra & Tech include tecnologie basate su dispositivi elettronici, sensori e Internet of Things (IoT), mentre un quarto delle proposte consiste in applicazioni di intelligenza artificiale (AI), big data e machine learning. Completano il quadro i progetti che impiegano biotecnologie, droni, cloud computing, piattaforme UX, realtà virtuale (VR) o aumentata (AR) e robotica avanzata.
Tra le candidature provenienti dall’Italia, le regioni che hanno espresso più progetti sono state Piemonte (16) e Lombardia (6). Dall’estero, si sono proposte giovani imprese con sede in Francia, Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Moldavia, Svezia, Regno Unito e California.
Le sperimentazioni sul campo
I prossimi passi dell’iniziativa consistono nella selezione delle proposte progettuali più promettenti, dal maggiore potenziale di innovazione e di valore per i produttori, da presentare a tutti i partner di Terra & Tech nel corso di un evento dedicato agli associati di Filiera Futura, presso la propria sede, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, a fine marzo. Ciascuna delle fondazioni aderenti avrà modo di valutare le soluzioni tecnologiche individuate e proporne una rosa alla propria rete di aziende vitivinicole sul territorio, al fine di raccogliere le loro disponibilità all’avvio di Proof-of-Concept (PoC) in vigna, in cantina o nel marketing.
La sperimentazione dei progetti sul campo, obiettivo ultimo dell’iniziativa, verrà avviata nel corso del 2025, seguita da vicino da Filiera Futura e da I3P per agevolare i confronti tra innovatori e produttori, nonché per raccogliere dati sui PoC intrapresi e documentare le integrazioni di maggiore successo. Grazie alla metodologia dell’open innovation, startup e PMI avranno quindi l’opportunità di testare dal vivo le loro soluzioni tecnologiche insieme ai protagonisti della filiera, mentre i viticoltori potranno scoprire nuovi strumenti all’avanguardia con cui coltivare, produrre e vendere in modo ancora più sostenibile sotto ogni punto di vista.