28/02/2025

ESA Spark Funding: tra le prime startup finanziate in Italia ci sono AdapTronics, Astradyne e REA Space

Startup

Tre dei sei progetti che hanno ottenuto il finanziamento da parte del fondo ESA, gestito in Italia dal broker tecnologico STAM, sono stati sviluppati in I3P e in ESA BIC Turin.

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Prese robotiche per la manutenzione dei satelliti in orbita, pannelli fotovoltaici pieghevoli e ultraleggeri adatti all'uso nello spazio, tute tecnologiche per atleti e astronauti. Sono i progetti promossi dalle startup AdapTronics, Astradyne e REA Space che, insieme ad altre tre imprese innovative italiane, hanno ottenuto il finanziamento di ESA Spark Funding, un fondo messo a disposizione dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per finanziare studi di fattibilità e progetti dimostrativi per testare nuove soluzioni innovative, promuovendo il trasferimento tecnologico tra lo spazio e i settori non spaziali, e viceversa.

A gestire il fondo, lanciato per la prima volta in Italia nel 2024 con una dotazione di 1,35 milioni di euro, è STAM, azienda tecnologica con base a Genova e sedi a Roma, Bari, Cagliari e Padova, che opera in qualità di Broker Tecnologico per l’Italia su mandato dell’ESA, in collaborazione con ASI. Fondata nel 1997 a Genova, STAM conta oggi un team di 100 collaboratori e vanta una lunga esperienza in progetti spaziali. La collaborazione con le principali realtà industriali italiane ha generato ricadute in un'ampia gamma di settori industriali, contribuendo alla diversificazione del business e alla crescita aziendale.

AdapTronics, Astradyne e REA Space sono startup innovative accomunate dall'aver completato il percorso di incubazione nel programma ESA BIC Turin, gestito dall'incubatore I3P in collaborazione con il Politecnico di Torino, la Fondazione LINKS e l'Agenzia Spaziale Italiana.

Il sostegno al trasferimento tecnologico

"La selezione delle sei proposte progettuali ha coinvolto un team di ESA, ASI e STAM che ha valutato oltre venti candidature ricevute", ha dichiarato Stefano Carosio, Direttore Esecutivo di STAM. "Nei prossimi 12 mesi lavoreremo fianco a fianco con queste imprese per accompagnarle nello sviluppo di nuovi prodotti e modelli di business, con l’obiettivo di supportare il percorso di trasferimento tecnologico, contribuendo a rafforzare il settore spaziale italiano e il suo collegamento con gli altri settori industriali.

"Siamo molto soddisfatti del livello di partecipazione delle aziende italiane a questa prima Open Call dell’ESA Spark Funding", ha affermato Aude de Clercq, responsabile della Sezione Servizi Innovativi dell’ESA. "I sei progetti di trasferimento tecnologico sono appena partiti e verranno seguiti nei prossimi mesi da STAM in qualità di ESA Tech Broker per l’Italia per massimizzarne l’impatto in collaborazione con il team ESA e ASI."

"Le attività del broker tecnologico dell’ESA portano un significativo contributo alle attività realizzate dalla Agenzia Spaziale Italiana aventi come obiettivo la valorizzazione delle attività spaziali, alla crescita economica e alla competitività del Paese. Per massimizzare il suo impatto, è necessario un approccio integrato tra ricerca, industria e politiche di supporto, incentivando la collaborazione tra settore pubblico e privato", ha confermato Augusto Cramarossa, Responsabile del coordinamento strategico dell’ASI che supporta ESA in tali attività. "Questo programma favorisce nuovi modelli di business, startup e collaborazioni tra ricerca e industria, con impatti su settori chiave come energia, sanità e trasporti. Tale processo accelera la commercializzazione di tecnologie avanzate, contribuisce alla crescita della space economy, generando sempre maggiori benefici economici e sociali."

I progetti finanziati

Il progetto SolarDrape di Astradyne prevede lo sviluppo di un pannello fotovoltaico innovativo pieghevole e ultraleggero. Il sistema mira a combinare alta efficienza, leggerezza estrema e robustezza strutturale, offrendo una soluzione avanzata per la generazione di energia rinnovabile in ambienti critici. SolarDrape è pensato per applicazioni come operazioni di soccorso e comunità off-grid.

REA Space ha sviluppato EMSi, la prima tuta intraveicolare in grado di interagire con i muscoli posturali per contrastare gli effetti della microgravità sul corpo umano. Nel progetto Ercole svilupperà un sistema sensorizzato per il monitoraggio dell'attività muscolare e dell'azione biomeccanica degli atleti, migliorando le prestazioni e prevenendo gli infortuni, sfruttando il trasferimento di queste tecnologie al settore sportivo.

Il progetto di AdapTronics, basato su tecnologia Electro Active Adhesive Layer (EAAL), mira a sviluppare e commercializzare un innovativo dispositivo di presa robotica a base elettrostatica per abilitare operazioni di manutenzione in orbita dei satelliti e di rimozione attiva di detriti spaziali, indipendentemente dal materiale e configurazione dell’oggetto target. Grazie al processo di “spin-in” a partire da applicazioni nell’automazione industriale, la soluzione è in fase di sviluppo per il settore spaziale, con ulteriori test di validazione previsti nell'ambito del progetto finanziato da ESA Spark.


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