19/03/2015
Come cambiano i professionisti delle startup?
A due anni e mezzo dal decreto legge Crescita 2.0 il mondo degli incubatori, e di riflesso quello delle startup, ha subito diverse metamorfosi. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha rilasciato, il 10 marzo 2015, il Piano di incentivazione in equity per la startup innovativa e l'incubatore certificato che tratta le modalità con cui le aziende possono introdurre strumenti partecipativi appannaggio dei dipendenti come, ad esempio, azioni o quote societarie. [...]Creare innesti tra brand costituisce già un effetto sinergico positivo con un impatto sensibile sia sui costi di ricerca sia su quelli di acquisizione dei clienti. Il tema dell'abbattimento dei costi è caro anche al professor Cantamessa, Presidente e AD di I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino: «ne guadagnano i processi interni e la crescita della startup che non deve svilupparsi nell'incertezza, ne guadagnano anche gli incubatori; quelli più piccoli possono focalizzarsi su settori di incubazione specifici, quelli più grandi possono affacciarsi a settori diversi creando sinergie a vantaggio di tutti. Anche noi stiamo studiando partnership con player industriali al cui proposito, ancora, non posso dire molto». Tra gli impatti positivi di questa strategia c'è anche la capacità di attrarre startup straniere, trend confermato da Marco Cantamessa, secondo il quale la professionalità italiana sta iniziando a demolire i pregiudizi che riguardano il nostro Paese. L'accoro tra H-Farm e Technogym segue una strada già tracciata anche da Digital Magics. [...continua a leggere]