Calimero, nuova vita a 50 anni In 3d con i torinesi di Animoka
Il celebre pupazzo rinasce al computer dello studio cresciuto nellÂincubatore del Politecnico. FU BATTEZZATO col nome d'una chiesa, la milanese San Calimero, dove s'era sposato Toni Pagot, Âpapà  del personaggio insieme al fratello Nino e a Ignazio Colnaghi (la sua inconfondibile vocina). Festeggiata al preassaggio mondiale al FFF di Bologna e al Festival di Annecy, la serie franco-italiana, 104 episodi di 11 minuti, in onda da gennaio su TF1 e Raidue, ha stavolta moltiplicato il pulcino per tre. Non solo per via del 3D, dovutoallo Studio torinese Animoka, specializzato nella computer grafica, ma per la produzione che riunisce Gaumont Animation, Raifiction e Studio Campedelli di Milano (con la sua sede torinese in via Verdi), responsabile degli storyboards e d'una trentina d'episodi, con Marco Pagot supervisore dell'intero ciclo. «Per la prima volta nella sua vita semi-secolare, Calimero è generato al computer anziché a matita», spiega Davide Tromba di Animoka, incontrato al Cartoon Movie di Lione, doveha presentato il progetto d'un ambizioso film animato, 'Isis'. Perché proprio Animoka è stato preferito ai tanti Studi infografici pullulanti in Europa? «Per la nostra duplice identità , artistica e tecnologica. Lo Studio è nato ufficialmente 4 anni fa nell'incubatore per imprese innovative del Politecnico di Torino i3p. Siamo un piccolo team (una quindicina di persone) con un'esperienza internazionalenellÂanimazione e negli effetti speciali iniziata già nel 2006 a Sydney sul cartoon poi premio Oscar 'Happy Feet'. Tornati in Europa, ci ha ingaggiati Luc Besson in 'Un mostro a Parigi' da lui prodotto».